mercoledì 25 luglio 2012

RILASCIO PERMESSO DI SEPPELLIMENTO


12 dicembre 2011 – FEDERCOFIT
Parere: Carissimo Presidente,
In riferimento al quesito sottopostomi telefonicamente in merito alla interpretazione del dettato del 2° comma dell'art. 74 del Regolamento di Stato Civile, D.P.R. 396/2000, ti confermo che a mio parere, condiviso da altri esperti Anusca, l'acquisizione dell'accertamento di morte (certificato necroscopico) è elemento necessario e sufficiente per il rilascio dell'autorizzazione alla inumazione/tumulazione/cremazione(fa eccezione il n.o. dell'autorità giudiziaria). Il secondo comma dell'art. 74 del DPR 396/2000 prevede che l'autorizzazione predetta non può essere "accordata" prima che siano decorse 24 ore dal decesso, salvi i casi speciali. Non a caso viene usato il termine "accordata" e non "rilasciata", termine che sarebbe stato usato se si voleva impedire la materiale consegna dell'autorizzazione prima delle 24 ore.
Peraltro è prassi diffusa in tutta Italia il rilascio di detta autorizzazione anche prima che siano trascorse le 24 ore, purchè detta autorizzazione contenga la prescrizione che il cadavere non venga chiuso/tumulato/inumato/cremato prima di detto termine.
Credo siano evidenti i disagi e disservizi che una diversa interpretazione recherebbe agli utenti.

P.S. - Per correttezza ti devo dire che sul "Massimario" dello Stato Civile del Ministero dell'Interno si dice che l'autorizzazione non può essere "rilasciata" prima delle 24 ore, ma non è la prima nè l'unica "topica" del Ministero, come quando asserisce che per rendere la dichiarazione di morte serve la scheda Istat, quando invece l'art. 1 del DPR 285/1990 ne consente la redazione fino a 54 ore dopo il decesso!

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